Venerdì 21 giugno, il regista statunitense incontra il pubblico del festival “Il cinema ritrovato” e del cinema all’aperto nel parco del Dopolavoro ferroviario di Bologna

Venerdì 21 giugno, doppio appuntamento a Bologna con il regista statunitense Darren Aronofsky: alle ore 21.45 sarà in piazza Maggiore ospite della 38esima edizione del festival “Il cinema ritrovato” promosso dalla Cineteca di Bologna, per introdurre il film del 1984 di Milos Forman Amadeus (versione originale con sottotitoli) insieme a Michael Pogorzelski dell’Academy Film Archive e a Paul Zaentz, nipote del produttore del film, Saul Zaentz: ingresso libero, serata promossa da Tigotà. Aronofsky si sposterà quindi all’Arena Puccini, il cinema all’aperto nel parco del Dopolavoro ferroviario (via Sebastiano Serlio 25/2) promosso dalla Cineteca con Itc Movie, per salutare gli spettatori dopo la proiezione della sua ultima pellicola The Whale (versione originale con sottotitoli), per la quale Brendan Fraser ha vinto l’Oscar del 2023 al miglior attore, mentre Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley hanno vinto quello al miglior trucco e acconciatura.

Restaurato in 4K nel 2024, a 40 anni dalla sua uscita, da Academy Film Archive e The Saul Zaentz Co. con il sostegno di Teatro della Pace Film, Amadeus è un film sul talento e sulla libertà, sulla loro incompatibilità con la società che li distrugge in nome dell’ideologia. Tratto dall’omonima opera teatrale di Peter Shaffer, è liberamente ispirato alla vita del compositore Wolfgang Amadeus Mozart (interpretato da Tom Hulce), la cui storia viene contrapposta a quella di Antonio Salieri (F. Murray Abraham).  Amadeus riscosse grande successo di pubblico e di critica, vincendo numerosi premi, tra cui 8 Oscar (miglior film, migliore regia, miglior attore protagonista, migliore sceneggiatura non originale, migliore scenografia, migliori costumi, miglio trucco e acconciatura, miglior sonoro) e 3 David di Donatello (miglior film straniero, miglior regista straniero e miglior attore straniero).

Basato sull’acclamata opera teatrale di Samuel D. Hunter, The Whale è la storia di Charlie (Brendan Fraser), un insegnante di inglese che soffre di obesità grave, e il cui tempo sta per volgere al termine. Nei suoi ultimi ed estremi tentativi di riavvicinarsi alla sua famiglia spezzata, Charlie deve confrontarsi con traumi sepolti da tempo e un amore mai rivelato che lo tormentano da anni- armato solo di un cuore pieno d’amore e di un intelletto fiero. The Whale esplora nel profondo l’intricata complessità dell’essere umano attraverso un personaggio che lotta contro l’enormità dei suoi rimpianti, il dovere della paternità e la possibilità di vivere in pace con sé stessi. The Whale è essenzialmente una storia di trasformazione e trascendenza, l’odissea di un uomo dentro sé stesso e fuori dal suo corpo, un viaggio attraverso le profondità del dolore e verso la possibilità di una salvezza.

Nelle parole di Aronofsky: “Ciò che amo di The Whale è il suo invito a trovare l’umanità in personaggi che non sono né totalmente buoni né totalmente cattivi, che vivono nella zona grigia in cui ci troviamo tutti e che hanno delle vite interiori estremamente ricche e intricate. Hanno tutti commesso degli errori, ma li accomunano un cuore enorme e il desiderio di amare anche quando gli altri sembrano rifiutare l’amore. È una storia che si pone una domanda semplice ma fondamentale: possiamo salvarci a vicenda? È un tema cruciale oggigiorno, specialmente perché sembra che sempre più spesso le persone tendano a non guardare l’altro e a voltargli le spalle”.

All’Arena Puccini è attivo il servizio Movie Reading che consente di ascoltare in cuffia l’audio-descrizione del film tramite smartphone o tablet.

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