Vincitrice appena maggiorenne del Prix d’interprétation féminine a Cannes per il suo primo ruolo in Rosetta (1999) dei Dardenne, Emilie Dequenne è deceduta ieri sera, a soli 43 anni, a causa di un raro tumore.
Nata il 9 agosto 1981, l’attrice belga aveva esordito sugli schermi cinematografici con il ruolo di una giovane minorenne che deve farsi carico di una madre alcolizzata, con cui vive in un camper ai margini di un bosco alla periferia di Liegi.
Grazie al film di Joachim Lafosse, À perdre la raison, vince nuovamente il premio per la miglior interpretazione femminile a Cannes, nella sezione “Un certain regard”, nel 2012. In seguito recita in diversi film, tra cui Il patto dei lupi di Christophe Gans e (2001) Ci rivediamo lassù di Albert Dupontel (2017), Les choses qu’on dit, les choses qu’on fait (2020) di Emmanuel Mouret per cui ha vinto il César come miglior attrice non protagonista nel 2021. Uno dei suoi ultimi ruoli al cinema è stato quello in Close di Lukas Dhont, che nel 2023 è stato candidato al premio Oscar come miglior film internazionale.



