Un racconto potente e corale della Liberazione attraverso lo sguardo privato delle cineprese amatoriali. Si intitola La Liberazione, un film di famiglia il progetto cinematografico promosso dalla Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, in collaborazione con l’Istituto Storico Parri Bologna Metropolitana, che verrà presentato ufficialmente a Modena, il 25 aprile alle ore 20 presso la Sala Truffaut, e poi in altre città italiane nell’ambito delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione.
Il film, della durata di 40 minuti, è un viaggio visivo e intimo attraverso gli anni cruciali del biennio 1943-1945, dalla caduta del fascismo fino alla fine del secondo conflitto mondiale in Italia. Composto interamente da filmati in formato 8mm, 9.5mm e 16mm provenienti da archivi e cineteche italiane, il progetto propone un montaggio emozionante e cronologicamente ordinato di scene domestiche, momenti di quotidianità e attimi straordinari immortalati da partigiani, preti, militari e semplici cittadini. Le immagini, provenienti da diverse regioni – Lazio, Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia-Romagna – restituiscono uno spaccato autentico di un’Italia in fermento. Sono volti, strade, abbracci, fughe, balli e attese. Frammenti di una memoria collettiva che si è sedimentata nelle pellicole girate da giovani ventenni e trentenni: nomi come Antonio Marchi, Giuseppe Bacigalupo, Luciano Bergonzini, Renato Vanzetti, Claudio Borello o Michele Rosboch, cineamatori mossi dal desiderio di testimoniare la Storia “mentre accade”.
Il film si apre con una sequenza eccezionale: Roma, 25 luglio 1943. La capitale festeggia la caduta del regime fascista. Le immagini sono state girate da Costantino Forleo, un giovane architetto, e mostrano una città scossa ma esultante, attraversata da carri armati tedeschi che già prefigurano l’occupazione. Un anno dopo, è ancora Roma a essere filmata, questa volta durante la Liberazione, da Adriano Agottani, impiegato comunale e cineamatore. Nel Nord Italia, dopo l’Armistizio dell’8 settembre, si organizza la Resistenza: anche qui le cineprese diventano strumenti di documentazione e memoria. Tra i protagonisti, il sacerdote piemontese don Giuseppe Pollarolo, figura chiave della narrazione visiva del film, che filma la vita quotidiana dei partigiani “sui monti”. Un punto di vista raro e umano sulla lotta e sulla speranza.
Nell’opera si alternano scene drammatiche – i bombardamenti, la fuga dei tedeschi, la tensione delle attese – a momenti di gioia collettiva: l’arrivo degli Alleati, i balli in strada, le nozze che celebrano la rinascita. Ogni sequenza è accompagnata da una colonna sonora originale curata da Guglielmo Pagnozzi, che unifica i frammenti e amplifica la carica emotiva delle immagini.
Il film non si limita alla ricostruzione storica, ma si propone come dispositivo narrativo e civile, come afferma Paolo Simoni, direttore di Fondazione Home Movies e curatore del progetto: “L’aspetto più emozionante è scoprire un momento storico così carico di significati e simboli visto con gli occhi di chi lo vive in quel preciso istante. La Guerra è stata una tragedia, e liberarsi da essa è un ritorno alla vita. Quei sorrisi, quegli sguardi sono la cifra degli home movies: film privati ma anche potenti attivatori di narrazioni storiche”. Simoni ha curato l’opera con la collaborazione di Michele Manzolini, Elena Pirazzoli, Paola Olivetti e Micaela Veronesi. Il progetto, dice, nasce anche da un’urgenza contemporanea: “Il valore storico e attuale di questi documenti è qui e ora. C’è bisogno oggi più che mai, in tutto il mondo, di Liberazioni e di pace, se vogliamo ancora vedere un futuro”. “Abbiamo creduto sin da subito in questo progetto – spiega Agnese Portincasa, direttrice dell’Istituto Storico Parri – perché rappresenta al meglio la nostra missione: far emergere il valore del patrimonio archivistico e il fermento che esiste all’interno delle nostre sedi. La Resistenza, del resto, ci ha insegnato che le cose si fanno insieme, nella condivisione concreta”.
Oltre a Modena il 25 aprile (Sala Truffaut) il film sarà proiettato in altre città italiane tra le quali Bologna (25 aprile, Cinema Modernissimo), Cagliari, Torino, Bergamo e Roma.
La Liberazione, un film di famiglia, è prodotto da Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia insieme all’Istituto Storico Parri Bologna Metropolitana e realizzato con la collaborazione e la partecipazione di Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e di Cineteca di Bologna, Museo Nazionale del Cinema, AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Archivio Cinescatti di Lab 80 film – Archivio regionale del film amatoriale e di famiglia – Lombardia, Archivio Superottimisti e CSC Cagliari della Società Umanitaria – Cineteca Sarda. Con il contributo di Direzione generale Educazione, Ricerca e istituti Culturali del Ministero della Cultura e della Regione Emilia Romagna, Emilia Romagna Film Commission.
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