Torna Il Cinema Ritrovato: 454 film in 9 giorni, a Bologna dal 21 al 29 giugno.
454 film in 9 giorni: sono i giorni in cui si apriranno le porte del Paradiso dei cinefili. La 39ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna.
9 giorni di proiezioni da mattina sera, in 8 sale in città (Cinema
Modernissimo, Sala Scorsese e Sala Mastroianni al Cinema Lumière, Auditorium – DAMSLab, Cinema Jolly, Cinema Arlecchino, Cinema Europa, Sala Cervi), e il gran finale, tutte le sere, in Piazza Maggiore e tre serate speciali, sempre all’aperto, in Piazzetta Pasolini. E alla Biblioteca Renzo Renzi si rinnova l’appuntamento con la Book Fair, la fiera dell’editoria dedicata alle pubblicazioni cinematografiche, che quest’anno raccoglie 70 editori.
Ma ci metteremo in cammino Verso Il Cinema Ritrovato già dal 16 giugno per vivere l’emozione dei grandi restauri in Piazza Maggiore e al Cinema Modernissimo fino al 6 luglio. Un’edizione costellata di registi contemporanei in dialogo con i classici senza tempo.
Una 39ª edizione costellata di ospiti e grandi restauri con registi internazionali contemporanei di primissimo piano e Premi Oscar che ci parleranno dei classici senza tempo in un viaggio senza fine
attraverso la storia del cinema:
- Terry Gilliam, che presenterà in Piazza Maggiore il suo cult Brazil nel 40° anniversario della sua realizzazione e sarà protagonista di una conversazione al Cinema Modernissimo;
- Jim Jarmusch, anche lui al Modernissimo per incontrare il pubblico e poi in Piazza Maggiore per presentare Solo gli amanti sopravvivono;
- Coline Serreau, a cui Il Cinema Ritrovato dedica un’intera sezione: la regista francese presenterà in sala molti suoi film e, in Piazza Maggiore, Tre uomini e una culla, realizzato nel 1985 e oggetto, due anni più tardi, del celebre remake americano Tre scapoli e un bebè;
- un gigante del teatro come Bob Wilson presenterà al Modernissimo il documentario sul suo leggendario lavoro dei primi anni Ottanta The Civil Wars;
- Peter Suschitzky, direttore della fotografia che presenterà A History of Violence di David Cronenberg e il doc sui 50 anni di The Rocky Horror Picture Show;
- Brady Corbet (al Modernissimo con il 70mm di The Brutalist e in Piazza Maggiore con L’infanzia di un capo);
- Jonathan Glazer, Premio Oscar per La zona di interesse (conversazione al Modernissimo e in Piazza Maggiore proprio con La zona di interesse, in collaborazione con I Wonder Pictures);
- Joshua Oppenheimer (in Piazza Maggiore con The Look of Silence, in collaborazione con I Wonder Pictures);
- Asghar Farhadi, Premio Oscar per Una separazione e Il cliente (conversazione al Modernissimo e al MAST e in Piazza Maggiore con Una separazione, in collaborazione con International Filmmaking Academy di Bologna);
- il direttore del Festival di Cannes Thierry Frémaux presenterà il suo nuovo Lumière! L’avventura del cinema, nuovo lavoro dedicato ai padri del cinema, terrà una lezione di cinema e presenterà il restauro del film di Bertrand Tavernier da Georges Simenon L’orologiaio di
Saint-Paul; - e sempre da Simenon è tratto La verità su Bébé Donge di Henri Decoin, presentato da Nicolas
Seydoux, presidente di Gaumont; - e, a proposito del grande romanziere, il figlio John Simenon terrà una lezione al Modernissimo;
- Alice Rohrwacher ci offrirà la sua riflessione con una conversazione al Modernissimo;
- Altan presenterà Uirá, um Índio em Busca de Deus realizzato nel 1973 da Gustavo Dahl, film per il quale ha realizzato le scenografie;
- Francesca Comencini sarà una delle protagoniste del festival, curatrice della rassegna dedicata al padre Luigi Comencini (Francesca sarà in Piazza Maggiore con Le avventure di Pinocchio e
presenterà in sala molti film di Luigi).
E se Luigi Comencini sarà l’autore italiano che andremo a indagare in questa 39ª edizione, Il Cinema Ritrovato ci porterà poi alla riscoperta un’icona da Oscar (e da record), capace di totalizzare 4 statuette (mai ritirate) e 12 candidature, come Katharine Hepburn, e poi maestri del cinema da tutto il mondo lo statunitense Lewis Milestone, il giapponese Mikio Naruse, l’austriaco Willi Forst.
E non dimentichiamo i grandi restauri e gli anniversari cult: 100 anni da festeggiare nel giorno esatto del compleanno per La febbre dell’oro di Charlie Chaplin, uscito il 26 giugno 1925 (in Piazza Maggiore giovedì 26 giugno con l’Orchestra del Teatro Comunale diretta da Timothy
Brock); e 100 anni anche per due capolavori firmati entrambi nel 1925 da Sergej Ėjzenštejn: Sciopero! e La corazzata Potëmkin; 50 anni per Barry Lyndon di Stanley Kubrick e Qualcuno volò sul nido del cuculo di Miloš Forman con Jack Nicholson.
Mentre la serata di inaugurazione della 39ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, sabato 21 giugno in Piazza Maggiore, sarà con la spettacolare copia in pellicola 70mm di Incontri ravvicinati del terzo tipo, capolavoro fantascientifico diretto nel 1977 da Steven Spielberg.
Cinema al femminile
Un festival che vede le donne al centro di una riflessione importante: una grande diva come Katharine Hepburn, “femminista, acrobata e amante”, come la definisce la curatrice della rassegna Molly Haskell, decana della critica cinematografica statunitense (il suo libro From
Reverence to Rape ha rivoluzionato la riflessione sul ruolo delle donne nel cinema); un’autrice come Coline Sarreau, da riscoprire fuori dai confini francesi, dove è una celebrità; un’artista di culto come Niki de Saint Phalle, della quale vedremo l’esordio cinematografico, Daddy, un “film
che si basa su archetipi familiari che noi vogliamo denunciare!”; registe come la danese Bodil Ipsen e la norvegese Edith Carlmar (protagoniste della rassegna dedicata al noir nordico degli anni Quaranta e Cinquanta) o l’ungherese Márta Mészáros, di cui vedremo tre cortometraggi realizzati a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, da cui emerge la sua grazia nel narrare le esperienze umane più fragili in forme nuove e non convenzionali.
For Your Eyes Only
Tutti i film i film del Cinema Ritrovato sono perle rarissime, quando non del tutto sconosciute. E vi sono poi dei ritrovamenti (appunto!) solo per gli occhi degli spettatori che saranno a Bologna. Film rimasti inediti o scomparsi per decenni, come una delle due sole interpretazioni in epoca muta di Ettore Petrolini (Petrolini disperato per eccesso di buon cuore del 1913, ora ritrovato dalla Fondation Jérome Seydoux-Pathé) o La goccia scarlatta diretto nel 1918 da John Ford, maestro del
quale rimangono purtroppo ancora diversi titoli perduti: abbiamo oggi l’occasione di vedere questo film sparito per quasi 106 anni e ritrovato in Cile, in un magazzino destinato alla demolizione.
La Esmeralda, versione ambiziosa di Notre-Dame de Paris di Victor Hugo girata nel 1905 da Alice Guy nel nuovo studio Gaumont, è stato ritrovato nel 2024 presso un collezionista italiano in una
copia nitrato 35mm colorata a mano, quasi completa: mancano solo i pochi secondi finali in cui Quasimodo spinge Frollo nel vuoto, si inginocchia e piange.
Uno dei casi più incredibili della storia del cinema italiano è un film che ha come protagonista Eduardo De Filippo, Ombre vive, di cui si presenterà il caso del ritrovamento e per la prima volta ne verranno mostrate alcune immagini.
C’è poi l’unica testimonianza a oggi disponibile della performance attoriale di Vera Vergani, grandissima interprete pirandelliana e dannunziana, diretta da Roberto Roberti (il padre di Sergio
Leone) in questo La paura di amare del 1920: grazie all’archivio extra-filmico conservato presso la Cineteca di Bologna, è ora possibile ricostruire per la prima volta la biografia e la filmografia di
questa grande diva dimenticata.
C’è poi il cinema di Evgenij Červjakov: dopo la riscoperta del suo My Son del 1928, avvenuta a
Buenos Aires nel 2008, i film muti di Červjakov sono diventati le rarità più ricercate del cinema sovietico.
Drammatica è la vicenda del pioniere del cinema etnografico Friedrich Dalsheim, di cui vedremo Die Kopfjäger von Borneo (1936): il suo nome fu letteralmente cancellato da ogni copia del film quando i nazisti consolidarono il loro potere. Dalsheim si suicidò due settimane dopo la prima del film. Per decenni la sua opera è stata cancellata dalla memoria pubblica. Oggi, grazie all’impegno della Deutsche Kinemathek, il nome di Friedrich Dalsheim è stato reintegrato nei titoli del film e la sua pionieristica eredità è finalmente riconosciuta.
Un festival musicale
È paradossale parlare di “silent cinema” perché non c’è un cinema meno silenzioso di quello muto, trasportato dai rumori e dalle melodie suonate dal vivo in sala. Uno degli aspetti più preziosi del Cinema Ritrovato è quello di offrire agli spettatori 8 giorni di cineconcerti, dal mattino a notte inoltrata, al Lumière, al Modernissimo, in Piazzetta Pasolini, in Piazza Maggiore: più di sessanta séances di film “muti” accompagnati dal vivo da musicisti esperti in quest’arte preziosa che fa dialogare cinema e musica.
Tra i tanti momenti imperdibili, La rosa di Stambul, trasposizione cinematografica dell’omonima operetta, in cui recita il leggendario soprano Fritzi Massary; The Salvation Hunters, esordio di Josef von Sternberg, accompagnato dall’affascinante trio di musicisti sperimentali composto da Matti Bye (piano), Laura Naukkarinnen (rumorista) ed Eduardo Raon (arpa); L’uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov con il duo Maud Nelissen (piano) e Silvia Mandolini (violino); un programma di film di Méliès del 1905, commentati, come succedeva all’epoca, da un’imbonitrice, Julie Linquette; Les Misérables, la serie di Henri Fescourt, accompagnata al
pianoforte da Neil Brand; la première della nuova partitura composta da Stephen Horne per The Garden of Eden di Lewis Milestone.
In Piazza Maggiore due capolavori del 1925: Sciopero! di Sergej Ėjzenštejn, accompagnato dal gruppo coordinato da Stefano Pilia e Laura Agnusdei, e La febbre dell’oro di Charlie Chaplin, che sarà presentato con l’accompagnamento dell’Orchestra del Teatro Comunale diretta da Timothy Brock.
Quest’anno avremo anche un’imbonitrice, Julie Linquette, che presenterà i magici film di Georges Méliès, riportandoci alle atmosfere delle proiezioni del primo cinema, quando ogni proiezione era magica.
Il Cinema Ritrovato è digitale: la nuova Web App e il profilo Letterboxd
Quest’anno Il Cinema Ritrovato si è dotato di due nuovi strumenti per rendere ancora più coinvolgente l’esperienza del festival: con la Web App del Cinema Ritrovato (scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone: app.ilcinemaritrovato.it) sarà possibile selezionare dal
vastissimo programma del festival i propri appuntamenti imperdibili e creare un personale “calendario di visione”. Inoltre, tramite la App, sarà possibile ricevere informazioni importanti riguardanti il programma del festival, come variazioni, fuoriprogramma e avvisi utili.
Con il nuovo profilo del Cinema Ritrovato su Letterboxd l’avventura del festival si fa ancora più partecipata. Il Cinema Ritrovato approda sulla piattaforma social dedicata alla cinefilia: gli accreditati del festival potranno scoprire highlight, approfondimenti, le “liste” con le selezioni
tematiche dei film in programma, e partecipare attivamente ai contenuti del festival condividendo impressioni e recensioni dei titoli visti in sala con una community internazionale di appassionati.
Il Cinema Ritrovato segue un percorso green, iniziando dall’eliminazione delle bottiglie di plastica: Hera installerà in Piazzetta Pier Paolo Pasolini, e renderà disponibile per l’intera durata del festival, una casetta dell’acqua a uso gratuito per bere “l’acqua del sindaco” (naturale e gassata refrigerata) prima, durante e al termine delle proiezioni. Altro tassello fondamentale, nel segno della sostenibilità ambientale, è la scelta del partner per le courtesy car. Grazie alla
partnership con MG Bologna by Stefauto 1952, gli ospiti del Festival viaggeranno su auto elettriche o ibride dello storico marchio MG Motor, con auto dal design all’avanguardia, elevata funzionalità e massima sicurezza, che coniugano stile e attenzione all’ambiente.
Si è lavorato poi sulla qualità e sulla quantità della carta su cui sono stampati i materiali informativi, sulla valorizzazione dei materiali di scarto, sulle convenzioni con i trasporti pubblici.
Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna nell’ambito di Bologna Estate 2025, il cartellone coordinato e promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con la Città metropolitana, ha i sostegni istituzionali del Ministero della Cultura, della Regione Emilia- Romagna, di Gruppo Hera, prezioso main sponsor ormai da molte edizioni, a cui si aggiungono i sostegni di Pathè, The Film Foundation e Gaumont, quelli degli sponsor Pelliconi, Aeroporto G. Marconi di Bologna, Mare Termale Bolognese, Trenitalia Tper, Tper, Fondazione Golinelli, Neirami, Abruzzese e Associati, Sub-ti.
Il Cinema Ritrovato è realizzato in collaborazione con Teatro Comunale di Bologna, Università di Bologna, Fondazione Bologna Welcome, Cotabo; il digital partner è Craq Design Studio; official car MG Bologna by Stefauto 1952.
Grazie alla media partnership con Radio3, la trasmissione “Hollywood Party” produrrà alcune puntate dal festival.
Il Gelatauro creerà per l’occasione il gusto speciale Il Gelato Ritrovato, ispirato quest’anno al Giappone e al cinema di Mikio Naruse.
Ufficio Stampa Cineteca di Bologna



