Goffredo Fofi è stato giornalista, saggista e critico letterario, cinematografico e teatrale, tra i più conosciuti della cultura e dell’editoria italiane.
Nato a Gubbio il 15 aprile 1937, a metà degli anni cinquanta si trasferisce in Sicilia, con Danilo Dolci per seguire le sue battaglie. A metà degli anni Sessanta ha fondato con Piergiorgio Bellocchio e Grazia Cherchi i “Quaderni piacentini”.
Ha contribuito alla nascita di riviste storiche, di cinema, come “Ombre rosse” o dedicate all’arte, alla cultura e alla società, come “Lo Straniero”, uscita fino alla fine del 2016, e ancora come “Linea d’Ombra” e la rivista “Gli Asini”, di cui è stato direttore.
Fofi ha attraversato la cultura italiana con un’ininterrotta attività di docente, organizzatore, saggista, critico, fondatore di riviste e scopritore di talenti.
Autore, con M. Morandini e G. Volpi, di una Storia del cinema (1988), ha riletto l’universo comico ed espressivo di Totò (Totò l’uomo e la maschera, 1987, con Franca Faldini). Fondamentale il suo contributo nella rivalutazione critica della figura del grande attore napoletano.
La sua vocazione a individuare tendenze, personalità artistiche, mondi estetici, si è concretizzata negli anni Novanta nella difesa critica di giovani autori di area siciliana o napoletana (Ciprì e Maresco, Corsicato, Torre, Martone). Ma anche di autori come Gianni Amelio, Sergio Citti, Paolo Benvenuti.
Tra i numerosi contributi critici, si ricorda L’ avventurosa storia del cinema italiano (a cura di Franca Faldini e Goffredo Fofi), che raccoglie le testimonianze di registi, attori, sceneggiatori, produttori, direttori della fotografia, montatori, compositori, maestranze, ovvero “tutti coloro che il cinema lo hanno ideato, realizzato, vissuto”, un’opera capitale, che è stata ripubblicata da Edizioni Cineteca.
Tra le più recenti pubblicazioni di ambito cinematografico, un volume sul mito di James Dean, Il secolo dei giovani e il mito di James Dean (2020).



