Cinque giorni a Bologna tra pellicole di famiglia, sperimentazione e nuove letture del passato. Nelle stanze della memoria privata e nei margini più liberi del cinema, Bologna ritrova il suo festival d’archivio: dal 26 al 30 settembre Archivio Aperto – progetto di Fondazione Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia – torna con Time of liberations, un’edizione che guarda alle liberazioni possibili: da quelle patriarcali e coloniali alle gabbie dell’industria, celebrando un cinema “più povero ma più libero” e la (ri)scoperta di un patrimonio che qui conta oltre 40.000 pellicole conservate, restaurate e catalogate.
Il cuore del festival, diretto da Giulia Simi e Sergio Fant, batte nel nome di Marinella Pirelli, artista e filmmaker di cui ricorre il centenario: la project room Marinella Pirelli. Fino ai margini del bosco: Disegni, fotografie, film al Refettorio delle Monache dell’ex Convento di San Mattia mette in dialogo diapositive inedite, illustrazioni botaniche del Dopoguerra e un 16mm in loop, tracciando una geografia vegetale che attraversa una vita. L’opening rende omaggio alla sua voce con Il mio possibile vero: reading di Isabella Ragonese e live set di Laura Agnusdei (26 settembre). Nella stessa serata, al Cinema Modernissimo, arriva Anna Negri con Toni, mio padre (26 settembre), ritratto autobiografico di Toni Negri che intreccia interviste, film di famiglia (anche dagli archivi Home Movies), Super8 e repertori televisivi, presentato alle Giornate degli Autori di Venezia.
Il programma attraversa poi storie e avanguardie. La retrospettiva Kenneth Anger propone dodici film tra pellicola e digitale (27–29 settembre), restituendo la costellazione di simboli, esoterismi e immaginari che ha segnato il cinema sperimentale del Novecento. La sezione ecocritica La natura dell’archivio invita Rose Lowder per una selezione di quindici titoli in 16mm, tra cui i celebri “bouquets”, in tre programmi (28–30 settembre). Nel focus postcoloniale L’archivio che non c’è, due appuntamenti sulla liberazione del Mozambico mettono in relazione i fondi Franco Cigarini e Luís Saldanha (27 e 29 settembre). La sezione Poetry, Diaries and Novels ospita la scrittrice Judith Koelemeijer con la biografia di Etty Hillesum (28 settembre).
Dentro Home Movies Novecento si proietta poi la pellicola restaurata Il ricevimento delle nozze di Guido Artom e Cristina Forges Davanzati (27 settembre), fotogramma prezioso dell’Italia 1933 tra salotti e ideologie, e si riscoprono le riprese 9,5mm della famiglia ligure Lavello, girate cent’anni fa: la selezione debutta nella serata finale al Teatro San Leonardo con sonorizzazione dal vivo di Stefano Pilia (30 settembre). Nella storica Art & Experimental Film un omaggio ad Andrea Granchi presenta tre pellicole restaurate — Cosa succede in periferia?, Il giovane rottame, Morte del movimento (28 settembre).
Il Concorso internazionale completa il quadro con ventuno opere costruite su materiali d’archivio (dieci lungometraggi, sette in anteprima italiana, e undici corti): tra i titoli, Holofiction di Michal Kosakowski; Partition di Diana Allan; Special Operation di Oleksiy Radynski; Videoheaven di Alex Ross Perry; The Sense of Violence di Kim Mooyoung; The Big Chief di Tomasz Wolski; John Lilly And The Earth Coincidence Control Office di Michael Almereyda e Courtney Stephens, con voce narrante di Chloë Sevigny (26–30 settembre).
Archivio aperto è realizzato con il contributo di: Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivi, Regione Emilia Romagna – Emilia Romagna Film Commission, Bologna Estate 2025, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena, Settore Biblioteche e Welfare Culturale del Comune di Bologna nell’ambito di Patto per la Lettura, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
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