Dopo sette edizioni di Resilienze Festival, serra madre avvia un nuovo percorso di ricerca ed esplorazione artistica: nasce il Festival of Ecological Imagination.

La crisi ecologica non solo come emergenza ambientale, ma come sintomo di una più profonda disconnessione percettiva, affettiva e culturale. È il leitmotiv di “Sensing the Climate”, la prima edizione del Festival of Ecological Imagination, che dal 1° al 6 ottobre farà di Bologna il palcoscenico di performance artistiche, laboratori, dialoghi e listening session per attraversare le trasformazioni ambientali, sociali ed emotive che la collettività sta vivendo.

Organizzato da serra madre grazie al sostegno dell’Università di Bologna e della Johns Hopkins University, il festival si ispira a prospettive antropologiche, filosofiche ed ecologiche che mettono in discussione dicotomie radicate, tra umano e non umano, mente e corpo, natura e cultura, e propone un cambio di paradigma e uno spazio di sperimentazione: conoscere il mondo significa entrare in relazione con esso, riparare il mondo significa restituire centralità al corpo come strumento e soglia di questa relazione.

A partire da queste visioni, “Sensing the Climate” mischia linguaggi, pratiche e discipline, perché solo dall’incontro e dal dialogo tra arte e scienza, tra ecologia, humanities e capacità speculativa dell’arte è possibile avviare pratiche per fare mondo.

“In un momento storico in cui l’evidenza scientifica viene spesso negata e il sapere degli esperti messo in discussione, è fondamentale invitare a sperimentare e a sentire, coniugando scienza e arte dentro, e soprattutto fuori, dalle aule universitarie”, commenta Pierluigi Musarò, professore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Alma Mater.

Il festival si sviluppa attraverso quattro filoniCome si sente il cambiamento climatico? Performance, laboratori ed esperienze di ascolto profondo che metteranno al centro il corpo che si fa soglia, ispirati all’assunto fenomenologico che percepire è partecipare; Chi può parlare della crisi ecologica? Questo filone apre a immaginari radicali in cui alberi, montagne, animali non sono più sfondo, ma interlocutori e soggetti narranti; Come possiamo praticare una cura trasformativa? La cura è esplorata come pratica politica ed ecologica, radicata nell’attenzione al vivente e nell’interdipendenza; Da dove si sente il clima? Perché la crisi climatica non si sente ovunque allo stesso modo. Saranno esplorate storie e pratiche che svelano le diseguaglianze prodotte dalla cultura del fossile e il loro impatto su corpi e territori.

Gli eventi del Festival si svolgeranno negli spazi di serra madre, alle Serre dei Giardini, al Cinema Galliera, presso la Johns Hopkins University SAIS Europe e Università di Bologna.

Sensing the Climate – Festival of Ecological Imagination

Kilowatt, Via Castiglione 134
40136 Bologna

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Foto di Lorenzo Burlando

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