Mercoledì 12 novembre alle ore 21 il regista e sceneggiatore Matteo Garrone sarà ospite del Reggio Film Festival: alla Multisala Novecento di Cavriago (RE) sarà protagonista dell’incontro/masterclass Dalla parte del proibito e riceverà la Targa Zavattini.
A seguire, proiezione di cortometraggi internazionali.
«Nel tema Proibito del Reggio Film Festival 2025, il cinema di Matteo Garrone trova forse la sua più naturale risonanza» riflette il Direttore Artistico del Reggio Film Festival Alessandro Scillitani «Tutta la sua opera è un attraversamento del limite, una continua esplorazione di ciò che sta oltre la soglia del consentito — sociale, morale, visivo.
«È un cinema che lavora sulla soglia — tra realtà e immaginazione, tra corpo e sogno, tra cronaca e mito — e che fa della visione una forma di conoscenza» aggiunge lo storico del cinema Nicola Bassano «In questa prospettiva, il “proibito” è la materia stessa del suo sguardo: ciò che la società tende a rimuovere o a nascondere, Garrone lo riporta in superficie, con un rigore poetico che non cede mai né alla denuncia né all’estetismo. Il suo cinema attraversa i tabù della rappresentazione — la violenza, il corpo, il desiderio, la migrazione — per restituirli alla loro dimensione più umana, fragile e necessaria. Io Capitano ne è oggi la prova più compiuta: la dimostrazione che, per Garrone, la speranza non è una fuga dal reale, ma il suo rovescio poetico, fragile e necessario».
«Nel suo sguardo, così come nella proposta culturale che con il Reggio Film Festival facciamo da ventiquattro anni» conclude Alessandro Scillitani «il proibito diventa conoscenza, e il cinema uno strumento per riattraversare la realtà, per guardare con occhi nuovi ciò che ci è stato insegnato a non vedere».
I cortometraggi in programma mercoledì 12 novembre (uno in prima visione italiana, due in prima visione europea) provengono da Croazia, Francia, Canada, Ungheria, Irlanda, Stati Uniti d’America, Polonia, Svizzera e Colombia.
Ingresso libero e gratuito.
Ufficio stampa Reggio Film Festival
Foto di Matteo Garrone di Greta De Lazzaris



