Grande studioso del cinema italiano, Ennio Bispuri è nato a Roma l’8 ottobre 1943. Ha scritto su diverse riviste specializzate in Italia e all’estero e ha pubblicato diversi volumi dedicati a Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Ettore Scola, sul cinema dei telefoni bianchi e del Neorealismo rosa.

A Totò ha dedicato cinque volumi sulla vita e l’arte, Totò principe e clown, Totò in 100 parole, Totò kolossal, Totò attore. La più ampia e definitiva biografia artistica, Vita di Totò.

Profondo conoscitore del Principe De Curtis, a chi gli aveva chiesto se Totò avesse voluto farsi dirigere da Fellini, Bispuri rispondeva:

Totò avrebbe voluto essere diretto da Fellini, era il suo desiderio profondo. Un giorno Giulietta Masina chiama a casa di Totò (risponde la Faldini) e sono invitati cena da Fellini. Totò era convinto che era stato interpellato dal regista per fare un film. Entusiasta addirittura gli dice “siete diventato un registone”. Parlano per tutta la cena ma finisce li! Totò torna a casa tristissimo. (…) questo film mai girato di Fellini con Totò ci rimane dentro a noi amanti del Principe. Ma Fellini diceva appunto: “Io non posso girare con lui, è antropologico, rappresenta tutta la nostra cultura, ma non so cosa inventare per lui…”

Oltre che di cinema si è occupato di filosofia, pubblicando testi su e ideando un programma tv su Nietsche.

Padre della regista e sceneggiatrice Laura Bispuri (Vergine giurata, Figlia mia, Il paradiso del pavone) e del fotoreporter Valerio, Ennio Bispuri è stato direttore di diversi Istituti di Cultura Italiani all’estero, tra i quali, Algeri, Santiago del Cile, Buenos Aires e Mosca.

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