Svelato il programma ufficiale alla conferenza stampa di apertura del Parma Film Festival 2024, anticipata da un trailer, a cura di Nicola Tasso, che ha offerto un assaggio delle anteprime e dei restauri presenti in questa edizione. Masterclass, presentazioni editoriali, due mostre e premi per valorizzare i talenti emergenti . Ma non è tutto: anche dibattiti, incontri con artisti e maestranze, creando uno spazio di dialogo tra passato e presente, proprio come racconta il manifesto pubblicitario di quest’anno, firmato dal parmigiano Stefano Spagnoli.
Il critico cinematografico, Filiberto Molossi, ha descritto il processo di scelta dei film, evidenziando come tutti gli eventi di quest’anno parlino in modo diretto al presente, affrontando tematiche urgenti e complesse, dal cambiamento climatico all’eutanasia, «[…] temi forti affrontati in modo insolito, originale, agrodolce». Tra i titoli più attesi spicca “La stanza accanto”, Leone d’Oro di quest’anno.
Spazio anche ai più piccoli cinefili! «Abbiamo anche l’onore di avere un regista giovane. Zibalodis ha girato il più bel film d’animazione di quest’anno, si chiama FLOW, da vedere, sia per adulti che per bambini» dichiara Molossi con assoluta certezza.
In programma anche il ritorno di Ludovico Bessegato insieme a Mattia Carrano e Lorenzo Zurzolo, oltre alla masterclass di Alessandro Borghi, che per un giorno sarà prof. Borghi, nell’Aula Ferrari dell’Università di Parma. Presenti anche il critico cinematografico Canova, lo storico montatore Perpignani e Jacopo Bistacchia per formare gli studenti anche sull’organizzazione e sulla comunicazione della settima arte.
Un altro momento di grande interesse sarà l’anteprima assoluta di “Come la vita. Storie private della cinematografica italiana”, un film documentario diretto da Irene Gallina, che vede alternarsi le voci importanti critici cinematografici, tra cui il celebre professor Campari.
Non mancano le collaborazioni, come quella con la Fondazione Anna Mattioli, rappresentata dal presidente Pagliuca, che ha a cuore l’attenzione verso le fragilità umane. Inoltre, per il premio Mattioli arriva la conferma del presidente: «Tra i giurati del concorso Mattioli Giulia Ghiretti, grande esempio di come superare le difficoltà nella vita».
Presente anche Valentina Ricciardelli, Presidente della Fondazione Bernardo Bertolucci, che proporrà materiali inediti dell’autore, girati dal grande regista in giovani età, ed ora presenti presso la Cineteca di Bologna per il riordino e la digitalizzazione dell’Archivio . Fil-rouge che collega anche l’inedita location in cui è allestita la mostra “Donne e soldati” è Palazzo Marchi, intitolato a colui che ha ispirato il regista – rivela Primo Giroldini del Circolo Kubrik: «Bernardo Bertolucci ha detto: “Sono diventato regista perché ho visto Antonio Marchi”».
Uno spazio culturale a tutto tondo ed aperto al pubblico, che riesce a far coesistere e confrontare coloro che già navigano tra cinema e scrittura e chi vi si approccia per la prima volta. Ciò che si può dedurre è che il Festival è pronto a diventare un evento in cui lo spettatore non è solo spettatore: piuttosto è coinvolto e tenuto a caratterizzare la personalità di un fiore all’occhiello parmigiano.
parmafilmfestival.it



